lunedì 4 maggio 2015

L'ARTE CI AIUTA A RIFLETTERE!


 UN GLORIOSO CEDRO

C’era una volta un paese dove gli abitanti non si curavano del bosco e continuavano a tagliare legna.
Un bel giorno, pronti ad abbattere un albero enorme, si resero conto che quell'antico e glorioso cedro era l’ultimo albero del bosco.
Fortunatamente Said e Lea, due bambini del villaggio, videro la brutta azione che stavano facendo e vollero ribellarsi.
Per fortuna gli uomini, prima di tagliare gli alberi, li analizzavano.
Mentre studiavano,  l’orecchio di Said udì che alle 10:30 di mattina quell'albero sarebbe stato abbattuto.
Così il giorno dopo, alle sei, i bambini si svegliarono e, senza far capire ai loro genitori che stavano uscendo, pian piano aprirono la porta di casa e si diressero verso il “bosco inesistente.”
Appena arrivati, aiutandosi con la scala lasciata da un abitante, riuscirono a salire sul cedro e aspettarono  l’ora prestabilita.
Dopo una lunga attesa arrivarono sette cittadini armati di seghe e con l’intenzione di abbattere il cedro.
I sette videro subito i bambini e, uno di loro esclamò:<< Bimbi, dovete scendere perché fra poco quest’albero sarà tagliato!>>
Lea rispose: <<Non potete abbatterlo perché produce ossigeno e, d’estate, dove vi riparerete dal caldo intenso>>
Gli abitanti si guardarono perplessi ed uno dei più saggi rispose:<<Ma il cedro ci serve per riscaldarci!!!!>>
Said aggiunse: <<Nella nostra cittadina fa sempre caldo ed è raro che ci sia una giornata fredda!>>
Lea, ascoltando le parole di Said, pensò: <<Quest’uomo per essere il più saggio del villaggio non è un granché!?!?>>
Uno dei più giovani cittadini ribatté: <<Per me ha ragione il bambino, raramente ci sono giornate fredde e, se non lo tagliamo, d’estate possiamo ripararci dal sole proprio sotto questo cedro.>>

Gli altri si lasciarono convincere e non abbatterono quell'albero, anzi, promisero che nel bosco avrebbero piantato dei semi e li avrebbero curati, ogni singolo giorno.
                                                                                                                             GIUSEPPE

Quando i bambini ci aiutano a riflettere......

C’era una volta un paese in cui gli abitanti non si curavano del bosco e continuavano a tagliare legna.
Un giorno, pronti ad abbattere un albero, si accorsero che quell'antico e glorioso cedro era l’ultimo della foresta.
Fortunatamente Said e Lea, due bambini del villaggio , che stavano assistendo alla scena, indignati e arrabbiati, si recarono dal signor Peter, un uomo sulla cinquantina che dirigeva il taglio degli alberi e gli dissero
<<Ehi! Fermati! Lo sai che tu senza questa pianta potresti morire senza ossigeno!>>Il signore scoppiò a ridere, poi tornò serio:
<<Ragazzi, io vi conosco e vedrete che parlerò con i vostri genitori del vostro comportamento.>> Ma i due non si arresero e gridarono:
<<Inoltre guarda quelle colline!? Lo sai che potrebbero schiantarsi sul tuo corpo?>>Il signor 
Peter , che era pure il sindaco del paese, però informò i bambini:
<<Mi dispiace, ma domattina quest’albero cadrà a terra!>> Detto questo si allontanò.
Stava diventando buio , allora i due amici, delusi e tristi,  fecero per tornare a casa , il villaggio, intanto, si stava  svuotando.
Alcuni uomini controllavano il fuoco del falò, quando dietro di loro si sentì un bisbiglio.
Si girarono e da dietro un albero videro due serpenti, alcuni gufi, qualche insetto e tre scoiattoli .
Con i loro versi sembrava che stessero discutendo, l’unica cosa che capirono è che probabilmente stavano parlando del cedro che doveva essere abbattuto, a questo punto Said esclamò:
<<Idea!>>Il giorno dopo intorno al cedro si erano raccolti tutti gli abitanti.
Proprio nel momento in cui il boscaiolo prese una grossa ascia, si sentì una voce, quella di Lea, che era accorsa con Said e molti altri bambini:
<<Fermi! Fermi tutti!>> Tom, un bambino paffuto di sette anni, chiese:
<<Siete proprio sicuri che sia una buona idea tagliare quest’ultimo albero?>> un brusio di commenti si diffuse tra gli spettatori. Carmine ,un bimbo basso di otto anni con i capelli biondi aggiunse:
<< Non avete notato che questo  albero è  l’ultimo? Senza alberi c’è un  altissimo rischio di frane, d’estate poi non ci sarebbe più ombra, infine come faremo senza  ossigeno?>>Il discorso convinse la gente che guardò Peter, il quale sorrise:
<<Va bene, va bene! State fermi! Non tagliate niente.>>Gli abitanti ,felici e contenti festeggiarono fino a tardi, mentre gli animali si stringevano attorno al cedro. 
                                                                                                                  Federico

L’IMPORTANZA DEGLI ALBERI

C’era una volta un paese dove gli abitanti non si curavano del bosco e continuavano a tagliare legna.
Un bel giorno, pronti ad abbattere un albero enorme, si resero conto che quell'antico e glorioso cedro era l’ultimo albero del bosco.
Fortunatamente Said e Lea, due bambini del villaggio, mentre stavano giocando sulla sponda del laghetto, videro un gruppo di uomini riuniti accanto all'albero.
I due decisero di recarsi lì.
Arrivati sul posto, i due ragazzi chiesero ai boscaioli :” Perché state tagliando quell'albero?”
I boscaioli risposero:” Ci serve tanta legna per affrontare l’inverno”.
I bambini gli spiegarono che le radici di quell'albero avrebbero impedito al terreno di scivolare a valle sulle case, nei mesi estivi la sua ombra avrebbe permesso ai bambini di giocare.
L’albero è la casa degli uccelli e in autunno le foglie sono il concime per il terreno.
Inoltre, l’albero produce ossigeno indispensabile per la vita umana.
Infine i suoi frutti sono molto prelibati.
Il capo dei boscaioli, sentite le parole dei bimbi, cominciò a rifletterci sopra e capì l’importanza di quella pianta ed esclamò “Procuriamoci dei semi e piantiamo altri alberi!”.
Dopo qualche anno la collina si riempì di alberi fioriti. 
                                                                                                        Matteo

L’incredibile storia degli alberi di un bosco.

Da un anno, gli uomini del villaggio Shagado continuavano a tagliare gli alberi del bosco che li circondava.
Il bosco era immenso e non sapevano che stavano danneggiando l’ambiente.
Arrivò un giorno che rimase solo un albero vecchio e alto, fortunatamente, Said e Lea, due bambini del villaggio,  vi erano molto affezionati perché in quell'albero trovavano rifugio. A quel punto, i due bambini salirono sulla pianta e ci restarono fino a quando arrivarono gli uomini che dovevano tagliarlo, ma si accorsero dei ragazzi e chiesero loro di scendere però questi, siccome leggevano tanti libri, dissero: “Non sapete che gli alberi con le loro radici mantengono il terreno, producono l`ossigeno …?Sono molto importanti sia per la natura che per noi, vi state addirittura auto danneggiando.” A quel punto gli uomini si convinsero, fecero scendere i due e, dopo aver sentito tutto ciò, iniziarono a piantare nuovi alberi. 
                                                                                                             Andrea
         
 Il bosco

C'era una volta un paese dove gli abitanti  non si curavano del bosco e continuavano a tagliare la legna .
Un bel giorno, pronti ad abbattere un albero enorme, si resero conto che quell' antico e glorioso cedro era l'ultimo albero del bosco.
Finalmente Said e Lea, due bambini del villaggio glielo impedirono e gli domandarono:" Perché tagliate gli alberi?" I boscaioli risposero: “Toglietevi da qui dobbiamo tagliare quest' albero!"
I bambini se ne andarono a casa di Said e organizzarono un piano.
Si ricordarono che lo scienziato del villaggio aveva un libro di poesie commoventi.
Allora i bambini andarono dallo scienziato del villaggio e presero il libro.
Si recarono nel bosco e videro i boscaioli che tagliavano l'ultimo albero del bosco.
Cercarono la poesia degli alberi e la recitarono:" Gli alberi ci danno ossigeno, ci danno il cibo, adesso voi smettete di tagliare gli alberi!"
Tutti si commossero e i boscaioli corsero a comprare dei semi per piantare gli alberi.
Inoltre da quel giorno cominciarono a svegliarsi presto per guardare le piantine che crescevano e per innaffiarle.
Dopo un po' di tempo un boscaiolo notò le colline piene di alberi.
Intorno ad essi c'erano bambini che giocavano e si divertivano.
Alla fine i bambini organizzarono una festa degli alberi per dar loro di nuovo il buongiorno.

                                                                                                                        Chiara


Due bambini coraggiosi

C’era una volta un paese dove gli abitanti non si curavano del bosco e continuavano a tagliare legna.   Un bel giorno, pronti ad abbattere un albero enorme,si resero conto che quell'antico e glorioso cedro era l’ultimo albero del bosco. Fortunatamente Said e Lea, due bambini del villaggio seppero la notizia la sera prima e, senza farsi vedere da nessuno, andarono vicino all'albero e si arrampicarono. La mattina seguente tutti gli uomini si prepararono e presero tutti gli attrezzi. Quando stavano per iniziare si accorsero che su un ramo c’erano due bambini.
“Su, forza, dovete scendere. Questo albero dev'essere abbattuto. Buttiamo a terra questi alberi per far espandere il nostro villaggio, per accendere il fuoco e per costruire case. Dopotutto gli alberi non servono a niente!”dissero molti uomini.
“No vi sbagliate. Gli alberi sono un bene prezioso, ci danno ossigeno per farci respirare, nei periodi caldi ci riparano dai raggi del Sole e inoltre se abbattiamo troppi alberi ci saranno molte frane che distruggeranno il nostro villaggio. “ ribatterono Said e Lea.
Gli uomini si guardarono intorno, con sguardi confusi e perplessi. Dopo aver riflettuto, uno di loro disse: “Va bene, non abbatteremo più alberi al contrario li ripianteremo.”
Tutti accettarono.
 E così fu, gli uomini del villaggio non abbatterono più alberi anzi li piantarono formando un bosco enorme.
Said e Lea furono fieri e soddisfatti di quello che avevano fatto.

                                                                                                                              Gaia



                    C’era una volta un paese dove gli abitanti non si curavano del bosco e continuavano a tagliare  legna.
Un bel giorno, pronti ad abbattere un albero enorme, si resero conto che quell'antico e glorioso cedro era l’ultimo albero del bosco.
Fortunatamente Said e Lea, due bambini del villaggio, amavano tanto i libri della natura e avevano letto che gli alberi erano molto importanti, perché purificavano l’aria che l’uomo respirava. Quella notte, i bambini uscirono di nascosto dalle loro case e si recarono dal vecchio cedro che stava vivendo il suo ultimo giorno di vita.
Decisero di salire sull'albero per non farlo abbattere, si arrampicarono  e si legarono con una corda, così se gli uomini avessero tagliato l’albero, loro sarebbero morti.
Il giorno seguente i signori andarono lì per abbattere il cedro, e quando videro Said e Lea urlarono: “Scendete da lì o vi farete male, è troppo pericoloso!”
 I fanciulli risposero in coro: “No, no, no, non potete tagliarlo” e continuarono “Gli alberi sono molto importanti, offrono agli animali una casa dove poter vivere, alcuni alberi danno i frutti, ci proteggono dal caldo dell’estate e la cosa più importante, è che purificano l’aria che noi respiriamo. Inoltre sono bellissimi, sono esseri viventi! La vita senza di loro sarebbe più difficile!”
I signori rifletterono molto su quello che avevano detto i ragazzi: “Che cosa stiamo facendo? Siamo stati veramente degli sciocchi. Presto, corriamo a prendere dei piccoli alberi, chiamiamo tutti gli abitanti del paese perché ci aiutino a ripiantarli dove li abbiamo tagliati!”
In poco tempo gli alberi crebbero e il bosco fu di nuovo pieno di ogni tipo di pianta .
                                                         
                                                                                                                          Umberto

                      

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